domenica 11 settembre 2016

Comincerai

Comincerai, come tutti abbiamo cominciato.
Scoprirai che a dieci, undici anni il mondo ti si apre di fronte. 
Non ci sono più giochi fra i banchi, non ci sono più maestri, non ci sono più comodità. 
Inizierai a dare del "lei" a persone che per la maggior parte del tempo pretenderanno da te rispetto, che non sempre ti sarà ricambiato.
Capirai che la realtà è ben diversa dai disegni da colorare in fondo alla pagina, ma che è fatta di espressioni, di regole, di scienze e di grammatiche.
Ne avrai fin sopra la testa delle squadrette e dei pennelli; non ne vorrai più sapere di quel dato professore o professoressa.
Vedrai i bidelli e ti chiederai cosa ci trovino di tanto speciale nel lavorare in una scuola piena zeppa di adolescenti che pensano di sapere tutto e invece non sanno niente.
Tu stesso sentirai di sapere tutto, di essere invincibile.
E tu sappilo: lo sei.
Sei invincibile, più degli altri, più di qualsiasi persona che tenterà di farti credere inferiore, una nullità.
Perché è questo che alle Medie capita; alcuni se ne accorgono subito, altri quando il tempo è ormai passato.
Io lo so, che tu te ne accorgerai presto.
Magari già domani, durante il primo giorno.
Ti affaccerai alla realtà e sarai fremente, diviso in due: da una parte ti sembrerà tutta tua, quella Verità, dall'altra ti chiederai perché.
E il perché non te lo saprà spiegare nessuno.
Comincerai e noi non ci renderemo conto che anche per te l'infanzia sta passando, che presto giungeranno i momenti di rabbia; l'impulso del Ragazzo che vuole uscire dal tuo corpicino ti darà e ti farà prendere a pugni il mondo, pur di farsi largo e venire a galla.
Ti attenderanno giorni in cui penserai di essere solo e altri in cui ti renderai conto di essere circondato da gente che ti vuol bene, ma bene davvero.
Perché cos'ho provato quando ti ho visto appena nato, lo so soltanto io.
Dieci anni.
Dieci anni in cui tutto è cambiato, inesorabilmente, eppure ormai nessuno è capace di immaginare la propria vita senza di te.
Allora va', sfida il mondo, fallo tuo, prendi a cazzotti le situazioni astruse e lascia che il Bambino abbracci l'ombra dell'Adulto che diventerai.
Ma tieni per mano quel Bimbo, mi raccomando. 
Tienilo sempre con te; sarà lui a ricordarti che la vita è bella e vale la pena di essere vissuta.
Nonostante i brutti voti, nonostante la gente, nonostante le ingiustizie e le incomprensioni.
Succedono.
Accadono e tu non potrai farci nulla, solo resistere e superare questi tre anni nel modo migliore per te.
Ti osserverò mentre andrai, ma solo una parola ti dirò: capisco.