C’è quell’uomo girato di spalle,
due spalle possenti e di alta stazza, che guarda davanti a sé.
Non si gira mai.
Non si china mai.
E’ lì che vigila su ciò che gli
sta attorno e cammina.
Cammina in avanti, verso la vita,
le lotte, gli impegni, i sogni.
I sogni che ha conquistato, che
tiene stretti sul cuore come i tesori più preziosi del mondo e riesce a
trasmetterli.
Ti ritrovi a voler partecipare
alla sua felicità.
Perché se c’è una persona che se
la merita è lui.
C’è una figura che è mio
fratello.
C’è quell’uomo che mi ha vista
nascere e per sempre ha impresso un amore talmente grande da non poter essere
descritto.
Ci sono quelle braccia che quando
stringono, stringono forte.
Come scudi.
Come per dire: finché ci sono io,
non ti può accedere nulla.
E sono in pace.
C’è lui, mio fratello, che troverò
sempre dietro alla porta quando busserò.
C’è lui sulla prima pagina del
mio libro.
C’è lui su ogni passo della mia
esistenza e continuerà ad esserci.
Mio fratello mi guarda da lontano
e sorride, e quel sorriso è come il sole.
Se sorride, allora vuol dire che
va tutto bene.
Può anche cadere il cielo.
Possono scoppiare le stelle.
Ci sarà a lui a dirmi di non aver
paura.