mercoledì 13 luglio 2016

Mio Fratello

C’è una figura, là in fondo, che ispira fiducia.
C’è quell’uomo girato di spalle, due spalle possenti e di alta stazza, che guarda davanti a sé.
Non si gira mai.
Non si china mai.
E’ lì che vigila su ciò che gli sta attorno e cammina.
Cammina in avanti, verso la vita, le lotte, gli impegni, i sogni.
I sogni che ha conquistato, che tiene stretti sul cuore come i tesori più preziosi del mondo e riesce a trasmetterli.
Ti ritrovi a voler partecipare alla sua felicità.
Perché se c’è una persona che se la merita è lui.

C’è una figura che è mio fratello.
C’è quell’uomo che mi ha vista nascere e per sempre ha impresso un amore talmente grande da non poter essere descritto.
Ci sono quelle braccia che quando stringono, stringono forte.
Come scudi.
Come per dire: finché ci sono io, non ti può accedere nulla.
E sono in pace.

C’è lui, mio fratello, che troverò sempre dietro alla porta quando busserò.
C’è lui sulla prima pagina del mio libro.
C’è lui su ogni passo della mia esistenza e continuerà ad esserci.

Mio fratello mi guarda da lontano e sorride, e quel sorriso è come il sole.
Se sorride, allora vuol dire che va tutto bene.

Può anche cadere il cielo.
Possono scoppiare le stelle.
Ci sarà a lui a dirmi di non aver paura.

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