Riparte.
Fa armi e bagagli e riprende la propria strada, non curandosi di ciò che si lascia indietro: perché mai dovrebbe guardarsi alle spalle?
Forse una semplice occhiata, un controllo, ma poi guarda dinanzi a sé, imperterrito sulla propria meta.
Il passato non cambia, si può solo procedere e modificare la propria rotta a seconda delle esperienze vissute.
Ma questa è una storia che tutti sanno.
Ciò che nessuno sa, è la ragione di questa partenza.
Perché se ne va, il viaggiatore?
Aveva trovato un’Oasi… Perché abbandonarla?
In realtà non ha avuto scelta.Quando si è sazi del riposo si vuol tornare sui propri passi, si bramano nuove esperienze, si cercano altri orizzonti… Ma un’Oasi non si può spostare.
Per quanto sia bella e fertile, per quanto sia fresca l’aria che si respiri, non darà mai il piacere della scoperta, del viaggio, e se i grandi alberi di un’Oasi finiscono poi per seccare? Non vi è più nulla da cercare.
Statica.
E quando il viandante se n’è andato, l’Oasi è rimasta indietro.
Ora egli guarda di fronte a sé, percorrendo il sentiero della propria esistenza, alla ricerca della felicità.
Com’è giusto che sia.
Perché se ne va, il viaggiatore?
Aveva trovato un’Oasi… Perché abbandonarla?
In realtà non ha avuto scelta.Quando si è sazi del riposo si vuol tornare sui propri passi, si bramano nuove esperienze, si cercano altri orizzonti… Ma un’Oasi non si può spostare.
Per quanto sia bella e fertile, per quanto sia fresca l’aria che si respiri, non darà mai il piacere della scoperta, del viaggio, e se i grandi alberi di un’Oasi finiscono poi per seccare? Non vi è più nulla da cercare.
Statica.
E quando il viandante se n’è andato, l’Oasi è rimasta indietro.
Ora egli guarda di fronte a sé, percorrendo il sentiero della propria esistenza, alla ricerca della felicità.
Com’è giusto che sia.
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